Gloriosa
Nome comune
Gloriosa.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Ordine
: Liliales
Famiglia
: Colchicaceae
Genere
: Gloriosa
Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie"
Origine e diffusione
Il genere Gloriosa
comprende specie originarie delle regioni tropicali dell’Africa e dell’Asia.
Descrizione botanica e principali specie
Sono piante tuberose, rampicanti, perenni a foglie decidue infatti, durante la stagione avversa, tutta la parte aerea si secca e rimane vitale solo il tubero. Le specie più note a scopo ornamentale sono: Gloriosa rothschildiana
che produce grandi fiori di colore rosso fuoco con i margini gialli ondulati, larghi circa 10 cm;
Gloriosa superba
(foto sotto) con fiori dapprima verdi, poi gialli e infine rossi con i margini molto più ondulati rispetto alla specie precedente.
Se le piante sono allevate all’aperto è importante recuperare i tuberi dal terreno alla fine della stagione di crescita, ripulirli dalla vecchia terra e conservarli in un luogo fresco e asciutto a una temperatura di circa 10-12 °C in un substrato inerte (segatura, vermiculite ecc.). Si pianteranno in primavera inoltrata (maggio-giugno), in un terreno ricco e ben drenante.
Se le piante sono allevate in vaso, i tuberi potranno svernare nello stesso vaso in cui sono cresciuti purché tenuti completamente all’asciutto fino alla primavera successiva (febbraio-marzo), periodo in cui si trapianteranno in un miscuglio formato da terriccio fertile, torba e sabbia grossolana (in parti uguali) riprendendo contemporaneamente le bagnature. Da fine maggio a settembre le giovani piante potranno essere portate all’aperto, in leggera ombra.
In entrambi i casi occorre fare molta attenzione al momento del trapianto perché il tubero dovrà essere sistemato con la gemma rivolta verso l’alto a 7-10 cm di profondità.
Ricordarsi inoltre che sono piante rampicanti per il cui al momento del trapianto, è necessario mettere a disposizione delle piante adeguati tutori, ai quali possano ancorarsi.
Luce
Sono piante che amano il sole.
Annaffiatura e umidità ambientale
I tuberi una volta messi a dimora, dopo il periodo di riposo invernale, devono essere annaffiati gradatamente per stimolare la ripresa vegetativa fino alla comparsa dei germogli. A quel punto si annaffia generosamente (facendo attenzione a non lasciare ristagni idrici nel sottovaso) fino al termine della fioritura, periodo in cui si comincerà a ridurle progressivamente per indurre la dormienza, fino a sospenderle di nuovo del tutto.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo
Come e perché annaffiare).
Concimazioni
Durante la crescita attiva, con l’acqua d’annaffiatura si somministra un concima liquido ogni due settimane a dosi dimezzate.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
Fioriscono in estate.
Potatura
Sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare).
Propagazione
Alla fine dell'inverno si può realizzare la moltiplicazione dei tuberi dividendoli in due porzioni e sistemando poi ognuna in un vaso profondo, in maniera obliqua, con la punta (nella quale si trova la gemma) rivolta verso l’alto, a 7-10 cm di profondità. Si colloca il vaso a una temperatura di circa 12 °C e si annaffia molto poco. Via via che emergeranno le piantine, aumentare in proporzione le annaffiature.
Parassiti e malattie
La pianta è soggetta ad attacchi di afidi
o come comunemente sono chiamati, pidocchi
. In conseguenza dell'infestazione le foglie si deformano e diventano appiccicose.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli Afidi”).
Raccomandazioni sulla coltivazione
Attenzione a trapiantare i tuberi all’aperto solo dopo che si sono scongiurate le gelate tardive.
Usare i guanti quando si maneggia qualsiasi parte della pianta perché i suoi tessuti possono causare irritazione e se ingeriti sono tossici.
Curiosità sulle piante
La Gloriosa
è il fiore nazionale della Repubblica dello Zimbabwe (Rhodesia).
I tuberi contengono colchicina, un alcaloide velenoso per l'uomo e per gli animali.
Sono piante allevate anche per ottenere fiori recisi, molto apprezzati perché durano a lungo e sono molto attraenti.
Etimologia del nome
Il nome del genere è d’origine latina infatti deriva da gloriosus
«glorioso» in riferimento al portamento e alla superba bellezza della pianta.