Ficus benjamina
Nome comune
Ficus beniamina, beniamino, benjamin.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
: Rosales
Famiglia
: Moraceae
Genere
: Ficus
Specie
: Ficus benjamina
Origine e diffusione
La pianta di Ficus benjamina
è una specie arborea perenne sempreverde, proveniente da diversi paesi dell’Asia meridionale e dell’Australia.
Descrizione botanica e principali specie
Nei suoi luoghi d’origine cresce fino a diventare un vero e proprio albero mentre nei nostri appartamenti rimane di dimensioni contenute non superando i due metri d’altezza. Le foglie, portate da rami sottili e flessuosi, sono piccole, ovali, appuntite alle estremità, di colore verde intenso o screziate, a seconda della cultivar.
Luce
Richiede una buona illuminazione ma mai il sole diretto.
Tmperatura
Non ha grossi problemi con la temperatura massima mentre quella minima non dovrebbe scendere sotto i 15 °C (ottimale 18-20 °C) ed è importante che sia il più possibile costante.
Annaffiatura e umidità ambientale
Annaffiare con generosità durante il periodo primaverile-estivo mentre durante l’autunno e l’inverno le bagnature vanno sensibilmente ridotte, perché la pianta entra in riposo vegetativo. Tra un’annaffiatura e un’altra aspettare sempre che il pane di terra si sia asciugato in superficie facendo molta attenzione a non lasciare mai ristagni idrici nel sottovaso.
Nebulizzare le foglie con acqua a temperatura ambiente durante le giornate estive più calde e sistemare nelle vicinanze del vaso delle ciotole con dell’acqua che evaporando manterrà un tasso d’umidità più alto.
Rinvaso e tipo di terreno
Si rinvasa a febbraio-marzo e solo quando il vaso è diventato troppo piccolo perché contenga le radici, usando un buon terriccio a base di torba e un po’ di sabbia grossa.
È opportuno sistemare sul fondo del vaso del materiale grossolano per favorire il drenaggio dell’acqua e usare un vaso solo poco più grande del precedente.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Per tutto il periodo primaverile ed estivo, una volta ogni due settimane somministrare, con l’acqua d’annaffiatura, un buon concime liquido.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
I fiori sono del tutto irrilevanti da un punto di vista ornamentale ed è molto raro che fiorisca in appartamento.
Potatura
Per avere una pianta più fitta all’inizio della primavera è opportuno cimarla per stimolare lo sviluppo di getti laterali.
Se la pianta è troppo grande, alla fine dell’inverno può essere potata riducendo i rami alle dimensioni desiderate.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare).
Propagazione
Alla fine della primavera-inizio estate è possibile fare la moltiplicazione per talea, prelevando talee apicali di fusto lunghe 10-15 cm. Per fermare la fuoriuscita di latice, si tampona la ferita con carbone di legna o s’immerge la parte tagliata in acqua fredda. Dopo di che si piantano in una composta formata da torba e sabbia grossolana in parti uguali e si sistemano in un luogo ombreggiato a una temperatura di circa 30 °C e si aspetta che nascano i primi germogli, segno inequivocabile che le talee hanno radicato.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per talea
).
Parassiti e malattie
Se le foglie iniziano a ingiallire
probabilmente le annaffiature sono state eccessive.
La repentina caduta delle foglie
potrebbe essere causata o da una corrente d’aria improvvisa, soprattutto fredda, oppure da un’illuminazione insufficiente oppure da scarse annaffiature.
Se le foglie iniziano a penzolare
vuol dire che la temperatura invernale è troppo alta o che l’equilibrio idrico della pianta è alterato.
Porzioni di foglia secca
indicano che la pianta è stata esposta al sole diretto.
La cocciniglia farinosa
si manifesta con piccole formazioni bianche simili a ciuffi di cotone localizzate prevalentemente nella
pagina inferiore
delle foglie o nei piccioli. È un insetto molto fastidioso e difficile da combattere in quanto vive perlopiù sotto questi scudetti cotonosi.
Per combatterlo o si tenta di eliminarlo strofinandoci sopra un batuffolo di cotone
imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
La cocciniglia bruna
si manifesta con formazioni
cerose scure simili a piccoli rigonfiamenti che se grattati leggermente vengono
via facilmente. Per il fatto che vive prevalentemente sotto queste formazioni, localizzate
prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie, è un insetto difficile da combattere.
La lotta si effettua o strofinando sopra questo rigonfiamenti cerosi un batuffolo di cotone
imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
Raccomandazioni sulla coltivazione
D’estate, se possibile, è preferibile portarla all’aperto, protetta dai raggi diretti del sole e dalle correnti d’aria.
Almeno una volta al mese è importante farle una doccia leggera per togliere la polvere accumulata nelle foglie (per maggiori
chiarimenti consulta l'articolo “Pulizia delle foglie
”).
Più d’ogni altra pianta ha bisogno di un periodo d’acclimatamento appena acquistata pertanto, dopo aver trovato un luogo idoneo in casa, non si deve disturbare per almeno due mesi, dandole solo le cure di cui ha bisogno e non preoccupandosi se perde un po’ di foglie (ambientarsi non è mai semplice).
Etimologia del nome
Il significato etimologico della parola ficus è incerto: alcuni pensano che derivi dal latino ficus
che a sua volta deriva dal greco sykon
«fico»; altri invece pensano che derivi dal greco phyo
«produrre, che produce» legato al fatto che la specie Ficus carica
(la pianta di fico commestibile) è molto generosa nel fare i frutti.