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Beaucarnea
Beaucarnea coltivazione e cura
Nome comune

Beaucarnea, nolina, mangiafumo.


Difficoltà della coltivazione

Richiede qualche attenzione.


Classificazione botanica

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Ordine
:
Asparagales

Famiglia
:
Asparagaceae

Genere
:
Beaucarnea

Specie
:
Beaucarnea recurvata



Origine e diffusione

Pianta sempreverde originaria del Messico.


Descrizione botanica e principali specie

La Beaucarnea recurvata nei suoi luoghi d'origine diventa un vero e proprio albero alto fino a 15 m mentre nei nostri climi in genere non supera il metro e mezzo d’altezza.
È caratterizzata da un fusto carnoso, largo alla base (dove la pianta immagazzina l’acqua) che via via si restringe verso l’alto dove forma delle lunghe foglie, incurvate verso il basso.
È una specie dioica.
Luce

Richiede un’eccellente esposizione, anche il sole diretto.


Tmperatura

La temperatura invernale non deve scendere sotto i 10 °C mentre la temperatura estiva può raggiungere anche i 30°C (ottimale 18 °C). In inverno è consigliabile tenerla intorno a 10-12 °C in modo che la pianta possa entrare in assoluto riposo vegetativo.


Annaffiatura e umidità ambientale

Dalla primavera e per tutta l'estate si annaffia generosamente aspettando che il terreno si asciughi perbene tra un'annaffiatura e l'altra senza mai lasciare ristagni idrici nel sottovaso. Durante il periodo autunno-invernale le annaffiature vanno ridotte in maniera graduale fino a sospenderle del tutto se la temperatura scende a 10-12 °C. Diversamente occorre annaffiare in misura molto moderata, il tanto da non far seccare del tutto il terriccio.
Fare molta attenzione a non somministrare troppa acqua perché la pianta ha già una buona riserva nella parte rigonfia del fusto.
Mantenere un ambiente umido intorno alla pianta nebulizzando regolarmente le foglie durante la stagione calda.
Nebulizzare le piante per avere un ambiente umido
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo Come e perché annaffiare).



Rinvaso e tipo di terreno

Si rinvasa in primavera quando il vaso è diventato troppo piccolo per ospitare la pianta usando un terriccio formato da terra ricca di sostanza organica, torba e sabbia grossolana (rapporto 2:1:1) facendo molta attenzione a non interrare la parte rigonfia del fusto.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo Come e perché rinvasare).
Concimazioni

Concimare una volta al mese in primavera e in estate con un buon concime liquido dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).


Fioritura

Nei nostri climi è molto raro che fiorisca, soprattutto in casa.


Potatura

Sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare).


Propagazione

La moltiplicazione consigliata in ambiente domestico è mediante i
germogli che si formano alla base della pianta
. Si prelevano in primavera e si piantano in vasetti singoli utilizzando lo stesso terreno delle piante adulte.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per germogli).
Parassiti e malattie


Se
la pianta non cresce
vuol dire che la luce è insufficiente.

La
cocciniglia farinosa
si manifesta con piccole formazioni bianche simili a ciuffi di cotone localizzate prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie o nei piccioli. È un insetto molto fastidioso e difficile da combattere in quanto vive perlopiù sotto questi scudetti cotonosi.
Per combatterlo o si tenta di eliminarlo strofinandoci sopra un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
Cocciniglia farinosa
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Le cocciniglie farinose”).



Raccomandazioni sulla coltivazione

Assicurare un buon ricambio dell’aria nell’ambiente dove è collocata la pianta evitando però le correnti d’aria fredda.
D’estate sarebbe opportuno portarla all’aperto, al riparo dai raggi diretti del sole.
È importante che la temperatura non scenda sotto i 10 °C: la pianta difficilmente sopravviverebbe.


Curiosità sulle piante

Per il suo aspetto che ricorda il piede di un elefante è chiamata foot elephant in lingua inglese e monja o pata de elefante in lingua spagnola.
Il valore commerciale della pianta è dato dalla grossezza del rigonfiamento del tronco: più è grosso, più la pianta costa.
In Messico sono piante protette.


Etimologia del nome

Il genere è stato dedicato al collezionista fiammingo Jean-Baptiste Beaucarne vissuto nel 1800.