Calathea
Nome comune
Calatea.
Difficoltà della coltivazione
Difficile.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Clado
: Commelinoidi
Ordine
: Zingiberales
Famiglia
: Marantaceae
Genere
: Calathea
Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie"
Origine e diffusione
Piante perenni
originarie delle zone tropicali del Sud e Centro America, in particolare
del Brasile.
Descrizione botanica e principali specie
Nei vivai ritroviamo la Calathea makoyana
(foto sotto) con grandi foglie macchiate linearmente
di verde scuro nella pagina superiore e di violaceo in quella inferiore.
La Calathea zebrina
(foto sotto) con foglie vellutate di colore verde molto intenso
con striature orizzontali chiare.
La Calathea insignis
(foto sotto) con foglie striate di scuro nella pagina superiore
mentre la pagina inferiore è di colore rosso cupo.
Anche la Calathea picturata
(foto sotto) è molto apprezzata e ammirata
per le sue splendide foglie di colore quasi bianco con i margini di colore verde
scuro molto intenso.
La Calathea triostar
(foto sotto)
sta trovando ampia diffusione nei vivai per i suoi vivaci colori.
La Calathea veitchiana
(foto sotto) dai colori vivaci.
Luce
Richiedono un’esposizione abbastanza luminosa e mai il sole diretto.
Tmperatura
La temperatura di coltivazione deve oscillare tra i 16 °C d’inverno e i 21 °C d’estate.
Annaffiatura e umidità ambientale
Dalla primavera e per tutta l’estate mantenere il terreno sempre umido annaffiando con acqua tiepida e povera di calcare.
È una pianta che ama gli ambienti umidi pertanto nebulizzare regolarmente le foglie sempre con acqua priva di calcare (ottima l’acqua piovana).
Non lasciare ristagni idrici nel sottovaso.
In autunno e in inverno bagnare con più moderazione.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo
Come e perché annaffiare).
Rinvaso e tipo di terreno
Si rinvasano in primavera usando una miscela formata da terriccio fertile, torba e sabbia grossolana in modo che sia a reazione leggermente acida (rapporto 3:2:1).
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Concimare dalla primavera e per tutta l’estate ogni due settimane diluendo il concime nell’acqua d’annaffiatura.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Potatura
Sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare).
Propagazione
Il metodo più usato per la propagazione è la divisione dei cespi da realizzare al momento del rinvaso: si prende la pianta,
si divide in porzioni, ciascuna provvista di una parte di rizoma con almeno 3-4 foglie, e si piantano in vasi che si dovranno
tenere all'ombra, a una temperatura intorno a 21 °C fino a quando non inizieremo a spuntare i nuovi germogli.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per divisione della pianta).
Parassiti e malattie
Se le foglie presentano i bordi secchi
vuol dire che sia le annaffiature che l’umidità ambientale sono scarse.
Se le foglie si accartocciano
vuol dire che la luce è eccessiva.
Gli acari
spesso possono disturbare la pianta. I danni si
manifestano
prevalentemente con decolorazioni nella pagina superiore delle foglie che alla fine cadono. Vivono per lo più nella pagina inferiore delle foglie dove
formano delle fitte ragnatele. Sono in genere
di colore bruno, rosa o rosso, secondo
lo stadio di sviluppo.
Per combatterli si può provare a contrastarli mantenendo intorno alla pianta un
ambiente molto umido. Se però in questo modo non si riesce a tenerli sotto controllo,
occorre intervenire con prodotti acaricidi facilmente acquistabili presso un buon
centro specializzato in giardinaggio.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli acari”).
Raccomandazioni sulla coltivazione
Evitare l’uso dei lucidanti fogliari (Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Pulizia foglie”).
Pulire regolarmente le foglie ogni due settimane con un panno morbido umido oppure fare una doccia leggera alla pianta.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Pulizia foglie”).
Etimologia del nome
Calathea
deriva dal greco kalathos
«cesto» per il fatto che gli indiani erano soliti intrecciare cesti con le sue foglie.