Rinvaso e tipo di terreno
Si rinvasa ogni anno ad aprile usando una miscela formata da terriccio fertile, torba e sabbia grossolana.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
In primavera e in estate diluire nell'acqua d’annaffiatura un concime liquido ogni due-tre settimane a dosi dimezzate.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo
Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
La fioritura è estiva e avviene sui rami dell’anno.
Potatura
Dopo la fioritura occorre fare una drastica potatura riducendo a un terzo i rami.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare
).
Propagazione
Le piante si possono moltiplicare per talea ad agosto utilizzando porzioni di fusto lunghe circa 15 cm e
piantate in torba e sabbia in parti uguali e tenute a circa 16-18 °C fino al momento della radicazione.
In primavera potranno essere trapiantate nel vaso definitivo.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per talea).
Si può anche realizzare la moltiplicazione per semi in primavera seminando a 13-18 °C.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per semi).
Parassiti e malattie
Se
la pianta ha un aspetto stentato
e le foglie ingialliscono vuol dire che le annaffiature sono eccessive.
Se
i fiori si seccano e cadono
è probabile che le annaffiature siano troppo scarse.
Se
le foglie appaiono ustionate
, vuol dire che la pianta è stata esposta al sole diretto.
Foglie deformate e appiccicose annunciano la presenza di
afidi
o come comunemente sono chiamati,
pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli Afidi”).
Raccomandazioni sulla coltivazione
Assicurare una buona ventilazione nella stanza dove è collocata la pianta.
In estate è opportuno tenerla all’aperto, protetta dai raggi diretti del sole.
Non allarmarsi se d’inverno perde gran parte delle foglie: è normale.
Etimologia del nome
Il nome del genere Clerodendrum deriva dal greco kleros «fortuna, sorte, destino» e dendron «albero» forse per ricordare che mentre alcune specie sono medicinali, altre sono tossiche, pertanto il loro uso è un po’ come tirare a sorte.