Echeveria
Nome comune
Echeveria.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
: Saxifragales
Famiglia
: Crassulaceae
Genere
: Echeveria
Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie"
Origine e diffusione
Le Echeveria
sono un gruppo di circa 150 specie succulente originarie del Centro e Sud America (soprattutto Messico).
Descrizione botanica e principali specie
Sono piante caratterizzate da foglie carnose, di forma per lo più ovoidale, spesso ricoperte da una leggera peluria o da pruina bianca, disposte a rosetta e molto compatte. Il colore varia dal verde intenso, al grigio, al grigio-azzurro, al verde rosato. I fiori si sviluppano su un lungo stelo che cresce al centro della rosetta.
Luce
Amano un’esposizione in pieno sole.
Tmperatura
La temperatura invernale non deve scendere sotto i 7 °C mentre la temperatura massima è preferibile che non superi i 27 °C (ottimale 21 °C).
Nelle zone a clima mite possono essere coltivate all’aperto, diversamente (soprattutto nelle zone soggette a gelate), in inverno occorre portarle in un luogo protetto (da settembre a maggio).
Annaffiatura e umidità ambientale
Le Echeveria
in primavera e in estate si annaffiano generosamente ogni volta che il terriccio si asciuga in superficie, mentre durante il periodo autunno-invernale si annaffiano di rado, solo quando le foglie raggrinziscono.
Fare molta attenzione a non bagnare o lasciare acqua stagnante tra le foglie. Se questo è difficile per via del vaso piccolo e della compattezza delle piante si può annaffiare immergendo il vaso per qualche minuto in acqua in modo che la terra assorba da sola, l'umidità di cui ha bisogno.
Non lasciare acqua stagnante nel sottovaso.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo
Come e perché annaffiare).
Rinvaso e tipo di terreno
Si rinvasa ogni anno in primavera (le piante più vecchie ogni due-tre anni) usando una composta specifica per cactacee alla quale si unisce della sabbia grossolana o della perlite (nel rapporto di 2:1).
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Dalla primavera all’estate si usa una volta al mese un concime per cactacee, somministrandolo con l’acqua d’annaffiatura.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
Le Echeveria
fioriscono solitamente in inverno o in primavera a seconda della specie.
Potatura
Sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare).
Propagazione
La pianta può essere moltiplicata molto facilmente sia mediante talee fogliari che per mezzo dei germogli che si formano intorno alla pianta.
La moltiplicazione per talee fogliari consiste nel piantare la base di una foglia in un miscuglio di torba e sabbia che
si terrà in un luogo luminoso a temperatura tra i 15-18 °C, annaffiando il tanto da non far seccare il terriccio. Man mano
che la foglia avvizzisce si formeranno i nuovi germogli.
Quando saranno sufficientemente grandi potranno essere rinvasati e trattati come le piante adulte.
Moltiplicazione per talea di foglie
).
A marzo è possibile realizzare la moltiplicazione per mezzo delle piccole piantine che si formano alla base della pianta madre. Dopo averle staccate si lasciano asciugare per un paio di giorni,
per far cicatrizzare la ferita, e si piantano nello stesso terreno delle piante adulte e come tali si trattano.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per germogli
).
Parassiti e malattie
Spesso la cocciniglia farinosa
può arrecare seri danni alla pianta. Un suo attacco appare evidente grazie a piccole formazioni bianche simili a ciuffi di cotone localizzate prevalentemente nella
pagina inferiore delle foglie o nei piccioli all'interno delle quali l'insetto si annida. Per questa ragione è difficile da combattere in quanto vive sotto questi scudetti cotonosi.
Per combatterlo o si tenta di eliminarlo passandoci sopra un batuffolo di cotone
imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
Raccomandazioni sulla coltivazione
Le foglie di molte specie sono ricoperte da una sostanza biancastra (pruina) che non deve essere rimossa a esempio lavando le foglie, perché ha funzione protettiva e impedisce l'eccessiva traspirazione. Per togliere la polvere dalle foglie si deve usare un pennello morbido asciutto.
Pulire regolarmente le foglie ogni due settimane con un panno morbido umido oppure fare una doccia leggera alla pianta (per maggiori
chiarimenti consulta l'articolo “Pulizia delle foglie
”).
Non utilizzare mai lucidanti fogliari (per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Lucidanti fogliari
”).
Una viva raccomandazione:
se trovate in vendita piante di questo tipo
per favore, non acquistatele. Questo sono solo aberrazioni. Piante che sono state colorate con vernici o ricoperte di colla
per far aderire i lustrìni: sono scempio della natura.
Etimologia del nome
Il nome del genere Echeveria
è stato dedicato ad Atanasio Echeverría, disegnatore botanico vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800.