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Echeveria
Echeveria, coltivazione e cura
Nome comune

Echeveria.


Difficoltà della coltivazione

Semplice.


Classificazione botanica

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
:
Saxifragales

Famiglia
:
Crassulaceae

Genere
:
Echeveria

Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie"


Origine e diffusione

Le
Echeveria
sono un gruppo di circa 150 specie succulente originarie del Centro e Sud America (soprattutto Messico).


Descrizione botanica e principali specie

Sono piante caratterizzate da foglie carnose, di forma per lo più ovoidale, spesso ricoperte da una leggera peluria o da pruina bianca, disposte a rosetta e molto compatte. Il colore varia dal verde intenso, al grigio, al grigio-azzurro, al verde rosato. I fiori si sviluppano su un lungo stelo che cresce al centro della rosetta.

Echeveria, coltivazione e cura, Echeveria  gibbiflora P1050390, Echeveria purpusorum P1100707
Echeveria, coltivazione e cura, Echeveria neomexicana P1110594, Echeveria pulvinata
Echeveria, coltivazione e cura, Echeveria  lilacina P110650, echeveria agavoide forma cristata P1100621
Echeveria setosa, coltivazione e cura
Luce

Amano un’esposizione in pieno sole.


Tmperatura

La temperatura invernale non deve scendere sotto i 7 °C mentre la temperatura massima è preferibile che non superi i 27 °C (ottimale 21 °C).
Nelle zone a clima mite possono essere coltivate all’aperto, diversamente (soprattutto nelle zone soggette a gelate), in inverno occorre portarle in un luogo protetto (da settembre a maggio).


Annaffiatura e umidità ambientale

Le
Echeveria
in primavera e in estate si annaffiano generosamente ogni volta che il terriccio si asciuga in superficie, mentre durante il periodo autunno-invernale si annaffiano di rado, solo quando le foglie raggrinziscono.
Fare molta attenzione a non bagnare o lasciare acqua stagnante tra le foglie. Se questo è difficile per via del vaso piccolo e della compattezza delle piante si può annaffiare immergendo il vaso per qualche minuto in acqua in modo che la terra assorba da sola, l'umidità di cui ha bisogno.
Non lasciare acqua stagnante nel sottovaso.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo Come e perché annaffiare).


Rinvaso e tipo di terreno

Si rinvasa ogni anno in primavera (le piante più vecchie ogni due-tre anni) usando una composta specifica per cactacee alla quale si unisce della sabbia grossolana o della perlite (nel rapporto di 2:1).
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo Come e perché rinvasare).
Concimazioni

Dalla primavera all’estate si usa una volta al mese un concime per cactacee, somministrandolo con l’acqua d’annaffiatura.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).


Fioritura

Le
Echeveria
fioriscono solitamente in inverno o in primavera a seconda della specie.


Potatura

Sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare).


Propagazione

La pianta può essere moltiplicata molto facilmente sia mediante talee fogliari che per mezzo dei germogli che si formano intorno alla pianta.

La moltiplicazione per talee fogliari consiste nel piantare la base di una foglia in un miscuglio di torba e sabbia che si terrà in un luogo luminoso a temperatura tra i 15-18 °C, annaffiando il tanto da non far seccare il terriccio. Man mano che la foglia avvizzisce si formeranno i nuovi germogli. Quando saranno sufficientemente grandi potranno essere rinvasati e trattati come le piante adulte.
Moltiplicazione per talea di foglie
).

A marzo è possibile realizzare la moltiplicazione per mezzo delle piccole piantine che si formano alla base della pianta madre. Dopo averle staccate si lasciano asciugare per un paio di giorni, per far cicatrizzare la ferita, e si piantano nello stesso terreno delle piante adulte e come tali si trattano.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per germogli
).
Parassiti e malattie

Spesso la
cocciniglia farinosa
può arrecare seri danni alla pianta. Un suo attacco appare evidente grazie a piccole formazioni bianche simili a ciuffi di cotone localizzate prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie o nei piccioli all'interno delle quali l'insetto si annida. Per questa ragione è difficile da combattere in quanto vive sotto questi scudetti cotonosi.
Per combatterlo o si tenta di eliminarlo passandoci sopra un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
Cocciniglia bruna
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Le cocciniglie farinose”).



Raccomandazioni sulla coltivazione

Le foglie di molte specie sono ricoperte da una sostanza biancastra (pruina) che non deve essere rimossa a esempio lavando le foglie, perché ha funzione protettiva e impedisce l'eccessiva traspirazione. Per togliere la polvere dalle foglie si deve usare un pennello morbido asciutto.
Pulire regolarmente le foglie ogni due settimane con un panno morbido umido oppure fare una doccia leggera alla pianta (per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Pulizia delle foglie
”).
Non utilizzare mai lucidanti fogliari (per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Lucidanti fogliari
”).

Una viva raccomandazione: se trovate in vendita piante di questo tipo
Echeveria colorata
Echeveria colorata
per favore, non acquistatele. Questo sono solo aberrazioni. Piante che sono state colorate con vernici o ricoperte di colla per far aderire i lustrìni: sono scempio della natura.


Etimologia del nome

Il nome del genere
Echeveria
è stato dedicato ad Atanasio Echeverría, disegnatore botanico vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800.