Aglaonema
Nome comune
Aglaonema.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Ordine
: Alismatales
Famiglia
: Araceae
Genere
: Aglaonema
Specie
: Aglaonema
spp.
Origine e diffusione
Piante perenni sempreverdi originarie del Sudest asiatico.
Descrizione botanica e principali specie
Le Aglaonema
sono molto apprezzate per la bellezza del loro
fogliame che nelle specie allevate a scopo ornamentale sono prevalentemente verdi, variamente screziate o striate di bianco,
argento o giallo-crema.
La loro appartenenza alla grande famiglia delle Araceae
(la stessa dove ritroviamo la Dieffenbachia, il filodendro, il pothos,
l’Anthurium e numerose altre) comporta il fatto che è presente una foglia modificata,
la spata (di solito di colore verde) dal cui centro emerge una sorta di asta, lo spadice (di solito di colore bianco) che porta i fiori.
Luce
Le Aglaonema
non hanno necessità di molta luce e mai del sole diretto.
Temperatura
Le temperature ottimali sono tra i 18 °C e i 24 °C e non devono mai scendere sotto i 15 °C.
Annaffiatura e umidità ambientale
Per tutto il periodo primaverile-estivo si mantiene il terreno sempre umido (non inzuppato) mentre nelle altre stagioni annaffiare quando il terreno in superficie si asciuga.
Durante i periodi più caldi è importante nebulizzare ogni giorno le foglie per creare un ambiente umido intorno alla pianta e sistemare delle ciotole piene d’acqua vicino al vaso.
L'Aglaonema si rinvasa nella tarda primavera (e solo se le piante sono troppo costrette nel vaso), non prima, perché hanno bisogno di buone temperature per riprendersi dal rinvaso.
È appropriato utilizzare un miscuglio formato da terriccio fertile al quale andrà mescolato della torba e un po’ di sabbia grossa.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Dalla primavera e per tutta l’estate ogni mese si diluisce nell’acqua d’annaffiatura un buon concime liquido.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
La fioritura avviene in quasi tutte le specie durante il periodo estivo.
Potatura
La pianta non si pota. Vanno solo eliminate le foglie che con il tempo si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare).
Propagazione
Al momento del rinvaso è possibile dividere le piante ma solo se sono abbastanza grandi e in buona salute.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per divisione della pianta).
Parassiti e malattie
Se le foglie perdono la screziatura
vuol dire che la luce è insufficiente.
Se si osserva che le foglie diventano gialle e avvizziscono
vuol dire che le annaffiature sono troppo irregolari (o eccessive o scarse) oppure che c’è troppo freddo.
Gli acari
spesso possono disturbare la pianta. I danni si
manifestano
prevalentemente con decolorazioni nella pagina superiore delle foglie che alla fine cadono. Vivono per lo più nella pagina inferiore delle foglie dove
formano delle fitte ragnatele. Sono in genere
di colore bruno, rosa o rosso, secondo
lo stadio di sviluppo.
Per combatterli si può provare a contrastarli mantenendo intorno alla pianta un
ambiente molto umido. Se però in questo modo non si riesce a tenerli sotto controllo,
occorre intervenire con prodotti acaricidi facilmente acquistabili presso un buon
centro specializzato in giardinaggio.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli acari”).
Raccomandazioni sulla coltivazione
È importante garantire un buon ricambio dell’aria negli ambienti dove sono collocate le piante.
Diverse specie possono essere tossiche per gli animali domestici, se ingerite.
Le temperature troppo basse sono spesso letali.
Etimologia del nome
Ageratum significa «che non invecchia mai» perché deriva da α privativo
e dalla parola greca geras, «vecchiaia», per indicare la lunga durata della fioritura.