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Dracena
Dracena, coltivazione e cura
Nome comune

Dracena, tronchetto della felicità.


Difficoltà della coltivazione

Semplice.


Classificazione botanica

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Ordine
:
Asparagales

Famiglia
:
Ruscaceae

Genere
:
Dracaena

Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie"


Origine e diffusione

Le dracena sono piante arbustive perenni per lo più originarie dell'Africa tropicale e delle isole Canarie la cui particolarità è la presenza di fusti rigidi, legnosi, dai quali si sviluppano le foglie.


Descrizione botanica e principali specie

Sono diverse le specie che si ritrovano nei vivai e tra esse ricordiamo:

Dracaena fragrans
'Messangeana' (foto sotto) con fusto legnoso che porta alla sommità un ciuffo di foglie che in diverse cultivar sono striate di giallo, pendenti verso il basso;
Dracena fragrans messangeana, coltivazione e cura
Dracaena deremensis
(foto sotto) con foglie affusolate per lo più striate di bianco, ricadenti verso il basso, portate da fusti rigidi;
Dracena deremensis, coltivazione e cura
Dracaena marginata
(foto sotto) con fusto e foglie molto sottili e man mano che il fusto cresce, le foglie più basse cadono lasciando delle vistose tacche;
Dracena marginata, coltivazione e cura
Dracaena sanderiana
(Foto sotto) con fusti a canna e foglie striate di bianco.
Dracena sanderiana, coltivazione e cura
Luce

Sono piante che richiedono un’ottima illuminazione e mai il sole diretto. Nelle zone a clima temperato possono essere tenute all’aperto protette dal sole diretto.


Tmperatura

Le temperature di coltivazione devono essere comprese tra i 13 °C e i 26 °C.


Annaffiatura e umidità ambientale

Durante la bella stagione il terreno deve restare sempre moderatamente umido (evitando i ristagni idrici) mentre d’inverno, giusto il tanto da non farlo seccare.
Durante la stagione calda è opportuno nebulizzare regolarmente le foglie per mantenere un ambiente umido intorno alla pianta.
Nebulizzare le piante per avere un ambiente umido
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo Come e perché annaffiare).



Rinvaso e tipo di terreno

Il rinvaso si effettua ad aprile, in genere ogni due anni, usando un buon terriccio torboso mescolato a un po’ di sabbia (rapporto 2:1) usando un vaso generoso in quanto le radici amano avere spazio a loro disposizione.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo Come e perché rinvasare).
Concimazioni

Concimare dalla primavera e per tutta l’estate ogni due settimane con un concime liquido diluito nell'acqua d’annaffiatura, riducendo a 1/3 le dosi indicate nella confezione.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).


Fioritura

È rarissimo che fiorisca in appartamento.


Potatura

Sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare).


Propagazione

All’inizio della primavera si può realizzare la
moltiplicazione per talea
prelevando da un ramo laterale una parte di fusto che andrà diviso in tante piccole porzioni lunghe circa 5-7 cm, dopo aver eliminato le vecchie foglie. Ciascuna parte si pianterà in un vaso contenente torba e sabbia in parti uguali e si terrà a una temperatura di circa 21-24 °C. La comparsa di nuove foglioline indicherà l’avvenuta radicazione. A quel punto si rinvasano e si trattano come le piante adulte (per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per talea
).
Si possono anche
utilizzare germogli basali o getti terminali
con apici vegetativi (per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per germogli
).
Parassiti e malattie

Se
le foglie avvizziscono
le cause possono essere diverse: eccesso d’acqua, troppa umidità ambientale oppure basse temperature.

Se l’ambiente è troppo caldo e troppo umido potrebbero formarsi
macchie dapprima circolari e d’aspetto oleoso circondate da un alone giallo
che successivamente tendono ad allungarsi, assumendo una consistenza cartacea. Questo sintomo indica una fusariosi, un’infestazione fungina molto pericolosa. Occorre eliminare le parti danneggiate e trattare la pianta con anticrittogamici specifici, reperibili nei negozi specializzati.
Fusarium su dracena
Foglie deformate e appiccicose annunciano la presenza di
afidi
o come comunemente sono chiamati,
pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
Afidi, pidocchi delle piante
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Gli Afidi”).
La
cocciniglia bruna
si manifesta con formazioni cerose scure simili a piccoli rigonfiamenti che se grattati leggermente vengono via facilmente. Per il fatto che vive prevalentemente sotto queste formazioni, localizzate prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie, è un insetto difficile da combattere.
La lotta si effettua o strofinando sopra questo rigonfiamenti cerosi un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool oppure si interviene con insetticidi specifici.
Cocciniglia bruna
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Le cocciniglie brune”).



Raccomandazioni sulla coltivazione

Si consiglia d’acquistare la dracena in primavera in modo da darle il tempo di ambientarsi nella nuova casa, prima dell’arrivo dell’inverno.
Pulire regolarmente le foglie con un panno morbido bagnato con acqua, oppure con il getto della doccia.
Pulire regolarmente le foglie ogni due settimane con un panno morbido umido oppure fare una doccia leggera alla pianta (per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Pulizia delle foglie
”).
Non utilizzare mai lucidanti fogliari (per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Lucidanti fogliari
”).


Curiosità sulle piante

Nell’antichità la linfa di diverse specie era usata come colorante e come medicamento.


Etimologia del nome

Il nome del genere
Dracaena
deriva dal greco
drakaina
«femmina di drago» perché alcune specie erano chiamate dalle popolazioni indigene albero del drago alle quali erano attribuite proprietà magiche, dovute al fatto che la linfa rapprendendosi diventava rossa, considerata quindi il sangue di un drago.
Note

1. Immagine concessa sotto licenza Creative commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unportedt per gentile concessione di LucaLuca