Kalanchoe
Nome comune
Calancoe, calancoa.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
: Saxifragales
Famiglia
: Crassulaceae
Genere
: Kalanchoe
Specie
: Kalanchoe blossfeldiana
Origine e diffusione
La Kalanchoe
è una pianta erbacea perenne succulenta originaria del Madagascar.
Descrizione botanica e principali specie
Ha foglie carnose, lucenti, con i margini crenati e deliziose infiorescenze portate da lunghi steli, dai fiori vivacemente colorati di rosso, rosa, giallo o arancio grazie ai numerosissimi ibridi che si trovano in commercio.
Luce
Ha necessità di un’ottima illuminazione e sopporta anche la luce diretta del sole purché non nelle ore più calde delle giornate estive.
Tmperatura
Le temperature ottimali di coltivazione sono tra i 16 °C e i 22 °C ed è sensibile alle basse temperature.
Annaffiatura e umidità ambientale
La Kalanchoe
si annaffia abbondantemente durante la bella stagione lasciando però asciugare il terriccio tra un'annaffiatura e un'altra. Durante le altre stagioni si annaffia il tanto da mantenerlo appena umido.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo
Come e perché annaffiare).
Rinvaso e tipo di terreno
Si rinvasa ogni anno dopo la fioritura, usando una composta per cactacee alla quale si aggiunge un po' di sabbia grossolana (rapporto 2:1), per agevolare il drenaggio dell’acqua d’annaffiatura. È opportuno che il rinvaso sia fatto solo dopo qualche settimana dal termine della fioritura per dare alla pianta il tempo di riposarsi (in questo periodo lasciare la pianta quasi asciutta).
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Dalla primavera all’estate si concima due volte al mese.
Dato che è una pianta molto fiorifera, prima della fioritura (e fino all’emissione dei fiori) è preferibile usare un concime con un titolo alto in potassio (P).
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
Normalmente fiorisce in primavera.
Potatura
Occorre cimare regolarmente gli apici vegetativi per avere una pianta più compatta e cespugliosa.
Come potare).
Propagazione
La pianta di Kalanchoe
all’inizio della primavera si può moltiplicare per talea
,
prelevando porzioni apicali di fusto lunghe 8-10 cm (attenzione a non usare rami fioriti). Dopo averli lasciati asciugare per un paio di giorni, s’interrano in una composta per piante grasse mescolata a della sabbia grossolana e si sistemano in una zona non troppo luminosa e con una temperatura di circa 20-25 °C mantenendo il terreno sempre umido, fino alla comparsa dei nuovi germogli.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per talea
).
Parassiti e malattie
Se le foglie diventano molli
vuol dire che le annaffiature sono eccessive.
Se le foglie appaiono come lessate e trasparenti
vuol dire la pianta è stata soggetta a colpi d’aria o a temperature troppo basse.
Se le foglie si arrossano
vuol dire che la luce è eccessiva.
Formazioni bianche simili a ciuffi di cotone
denunciano la presenza della cocciniglia farinosa, un insetto molto fastidioso, che vive prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie o nei piccioli. Si può combatterlo strofinandoci sopra un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool oppure, se l’infestazione è troppo estesa, con specifici prodotti anticocciniglia.
Macchie necrotiche sulle foglie e comparsa di muffa grigia
sono il sintomo di un’infezione fungina causata da eccessive annaffiature e umidità ambientale troppo alta. Occorre eliminare subito le parti infette e trattare con un fungicida ad ampio spettro.
Raccomandazioni sulla coltivazione
Mantenere una buona aerazione nell’ambiente dove è collocata la pianta.
Attenzione a non sistemare la pianta vicino ai termosifoni.
Le eccessive annaffiature e i ristagni idrici sono la principale causa di morte della pianta.
Etimologia del nome
Il nome del genere Kalanchoe
sembrerebbe derivato dal nome cinese della pianta mentre il nome della specie, blossfeldiana
è stato dedicato al tedesco Robert Blossfeld che l’introdusse in Europa nel 1932.