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Nephrolepis
Nephrolepis, coltivazione e cura
Nome comune

Nefrolepide, nefrolepis, felce.


Difficoltà della coltivazione

Semplice.


Classificazione botanica

Regno
:
Plantae

Clado
: Felci e gruppi affini
Ordine
:
Polypodiales

Famiglia
:
Polypodiaceae

Genere
:
Nephrolepis

Specie
:
Nephrolepis exaltata



Origine e diffusione

Le specie appartenenti al genere
Nephrolepis
sono piante perenni sempreverdi originarie di diverse regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo.


Descrizione botanica e principali specie

La
Nephrolepis exaltata
appartiene a quel vasto gruppo di piante comunemente chiamate felci. È molto diffusa e coltivata per le sue lunghe e bellissime fronde arcuate che nascono da un rizoma, di colore verde intenso e di consistenza quasi cartacea. È la capostipite di quasi tutte le cultivar di Nephrolepis esistenti pertanto, si ritrova in commercio con forme e aspetti diversi.
È particolarmente adatta per essere allevata in cesti sospesi.
Nephrolepis exaltata
Luce

Richiede luce diffusa, mezzombra. Mai un’esposizione alla luce diretta del sole. Una finestra esposta a nord è l’ambiente ideale.


Tmperatura

La temperatura minima non deve scendere sotto i 10 °C mentre quella massima non deve superare i 25 °C (ottimale intorno ai 18 °C).


Annaffiatura e umidità ambientale

Il terreno deve restare sempre moderatamente umido evitando i ristagni idrici nel sottovaso e annaffiando sempre con acqua non calcarea.
La pianta ha bisogno di un ambiente umido, quindi nebulizzare regolarmente la chioma (sempre con acqua non calcarea), soprattutto durante la stagione calda.
Nebulizzare le piante per avere un ambiente umido
Mettere la pianta su un sottovaso con della ghiaia e dell’acqua, facendo in modo che le radici restino all’asciutto.
Sottovaso con ciottoli
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo Come e perché annaffiare).



Rinvaso e tipo di terreno

La
Nephrolepis,
a marzo, se le radici avranno occupato tutto lo spazio a loro disposizione, si rinvasa utilizzando un terriccio a base di torba, sabbia o perlite (rapporto 2:1) in modo che sia a reazione acida.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo Come e perché rinvasare).


Concimazioni

Due volte al mese in primavera e in estate, usare un buon concime liquido disciolto nell’acqua d’annaffiatura riducendo a un quarto le dosi consigliate.
Nephrolepis exaltata, particolare della foglia
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura

Sono felci e quindi come tali non fioriscono.


Potatura

Le
Nephrolepis
sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare).


Propagazione

In primavera, al momento del rinvaso, si può riprodurre effettuando la divisione della pianta.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per divisione della pianta
).
Parassiti e malattie

Se
le foglie si seccano e cadono
vuol dire che le annaffiature sono insufficienti.

Se
le foglie diventano di colore verde molto chiaro
vuol dire che la luce è eccessiva.

Se
i margini delle foglie si seccano
vuol dire che c’è troppo caldo e poca umidità.


Raccomandazioni sulla coltivazione

Tenere la pianta lontana dalle correnti d’aria.


Curiosità sulle piante

Come tutte le felci, non hanno organi di riproduzione evidenti quali i fiori (frutti o semi). Si riproducono sessualmente mediante le spore che si formano evidenti nella pagina inferiore delle foglie.


Etimologia del nome

Neprolepis
deriva dal greco
nephros
«rene» e
Lepis
«scaglia» per via della forma che assume la membrana che protegge le spore.