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Calceolaria
Calceolaria. coltivazione e cura
Nome comune

Calceolaria, pianella della Madonna, pianta pantofola.


Difficoltà della coltivazione

Richiede qualche attenzione.


Classificazione botanica

Regno
:
Plantae

Regno
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Euasteride
Ordine
:
Lamiales

Famiglia
:
Calceolariaceae

Genere
:
Calceolaria

Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie "


Origine e diffusione

Piante originarie di diversi paesi del Sud America e della Nuova Zelanda.


Descrizione botanica e principali specie


La loro particolarità sono i fiori rotondeggiati, formati da due petali riuniti alla base a modellare una sorta di pantofola rigonfia, variamente colorati di giallo, di rosso, di rosa, d’arancio. Sono in genere coltivate come annuali o al massimo come biennali e trovano largo impiego sia come piante da interno che per realizzare colorate aiuole.
Calceolaria
Luce

Sono piante da mezz’ombra. Mai il sole diretto.


Tmperatura

La temperatura non deve essere superiore a 18 °C o scendere sotto i 7 °C (ottimale 12-16 °C).


Annaffiatura e umidità ambientale

Mantenere il terreno sempre appena umido.
Sono piante da ambienti umidi pertanto, per garantire una maggiore umidità dell’aria, sistemare la pianta su un sottovaso con dell’acqua e della ghiaia senza che il fondo del vaso si bagni.
Attenzione ai ristagni idrici che non sono graditi.
Sottovaso con ciottoli
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo Come e perché annaffiare).



Rinvaso e tipo di terreno

Se sono piante annuali, dopo la fioritura si buttano. Diversamente a febbraio si rinvasano con un terreno ricco di sostanza organica, torba e sabbia grossa (rapporto 2:1:1).
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo Come e perché rinvasare).
Concimazioni

Dalla primavera e per tutta l’estate concimare ogni due settimane mescolando il concime all’acqua d’annaffiatura.
Calceolaria
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).



Fioritura

La fioritura può essere primaverile o estiva a seconda della specie e dura diverso tempo. Eliminare i fiori man mano che sfioriscono.


Potatura

Sono piante che non si potano. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si danneggiano o si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare).


Propagazione

Nel mese di marzo o di giugno si può realizzare la moltiplicazione per semi sistemandoli in un vassoio con un buon terriccio per semi che si colloca al buio (si può mettere sopra un foglio di giornale) mantenendo il terreno sempre umido. Quando i semi inizieranno a germogliare il vassoio si sposta in una posizione più luminosa e non appena le piantine si saranno irrobustite si trapianteranno singolarmente nei vasi definitivi.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per semi).
Parassiti e malattie

Se l’ambiente è troppo caldo
le foglie basali iniziano a ingiallire
.

Se
le foglie si afflosciano
vuol dire che le annaffiature sono troppo scarse.

Foglie deformate e appiccicose annunciano la presenza di
afidi
o come comunemente sono chiamati,
pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
Afidi, pidocchi delle piante
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Gli afidi”).
Sulla pianta si possono osservare piccoli insetti simili a farfalline che si annidano spesso sotto le foglie. Si tratta di
aleirodidi
comunemente chiamati
moscerini bianchi
o
mosche bianche
.
S’identificano facilmente perché, scuotendo le foglie, spiccano il volo formando come una nuvola bianca.
Si combattono con insetticidi specifici.
Aleirodidi, Aleurodidi, moscerini bianchi o mosche biance
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Gli aleirodidi”).



Raccomandazioni sulla coltivazione

Al momento dell’acquisto assicurarsi che le piante abbiano tanti boccioli non ancora aperti e che le foglie siano tutte sane.
Sono piante che hanno necessità d’aria fresca facendo però attenzione a non creare correnti d’aria.


Etimologia del nome

Il nome
Calceolaria
deriva dal latino
calceolus
«pantofola, scarpetta» a causa della particolare forma del fiore.