Ortensia
Nome comune
Ortensia.
Difficoltà della coltivazione
Difficile.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
: Cornales
Famiglia
: Hydrangeaceae
Genere
: Hydrangea
Specie
: Hydrangea macrophylla
Origine e diffusione
Il genere Hydrangea
comprende piante perenni arbustive native della Cina e del Giappone.
Descrizione botanica e principali specie
Le ortensia sono piante caratterizzate da grandi foglie ovali, decidue e fiori vivacemente colorati riuniti in infiorescenze a corimbo, molto grandi. Grazie alla selezione genetica sono state ottenute numerosissime cultivar che permettono d’avere piante con fiori dai colori più variopinti che vanno dal rosso, al rosa, al blu, al bianco con infiorescenze a forma globosa o appiattita.
Luce
La pianta richiede una buona illuminazione ma sempre protetta dall’insolazione diretta (nei suoi luoghi natii è una pianta che cresce nel sottobosco).
Tmperatura
L’intervallo termico deve essere tra i 4 °C e i 21 °C. Ottimale è una temperatura di circa 13-16 °C, anche per mantenere la pianta fiorita a lungo.
Annaffiatura e umidità ambientale
Le ortensie nel periodo primaverile-estivo vanno annaffiate abbondantemente in modo che il terreno sia sempre umido mentre negli altri periodi le bagnature vanno sensibilmente ridotte in considerazione del fatto che la pianta perde le foglie ed entra in riposo vegetativo.
Dato che il colore dei fiori è influenzato dall’acidità del terreno, bisogna fare molta attenzione al tipo d’acqua che si somministra infatti, se l’acqua del rubinetto è calcarea, inevitabilmente i fiori diventeranno di colore rosa o rosso (vedi paragrafo “Fioritura”).
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo
Come e perché annaffiare).
Rinvaso e tipo di terreno
In genere l’ortensia si compra fiorita in primavera e si deve mantenere in vaso per una sola stagione. Dopo la fioritura deve essere trapiantata all’aperto in zone parzialmente ombreggiate e sempre protetta dai raggi diretti del sole e dalle correnti d’aria.
Se però si vuole continuare a coltivarla in vaso, dopo la fioritura si devono tagliare tutti i rami lasciando solo due paia di foglie per ramo e si rinvasa in un vaso più grande tenendola all’aperto.
Per le varietà a fiori azzurri si deve usare un terreno privo di calcare quindi ricco di torba e tendenzialmente acido. Viceversa i terreni alcalini saranno necessari qualora si desideri mantenere i fiori rosa.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
All’inizio della primavera una volta la settimana aggiungere all’acqua d’annaffiatura un buon concime liquido (in commercio si trovano concimi specifici per ortensie). In ogni caso, dato che l'ortensia asporta una grande quantità di potassio, è consigliabile distribuire un concime con un titolo alto di questo elemento.
Sospendere le concimazioni dopo la fioritura.
Fioritura
La fioritura inizia a luglio e solo sui rami dell’anno precedente e può durare fino a settembre purché ci sia molta luce e fresco (temperature non superiori a 16 °C).
Non è facile farla rifiorire per più anni consecutivi se tenuta in appartamento. La soluzione migliore è quella di trapiantarla in giardino o in una grande fioriera in terrazzo o comunque portarla all’aperto, quando inizierà a sfiorire, cosa che normalmente avviene dopo 2-3 settimane, se non vengono rispettate le condizioni ottimali di temperatura e umidità. Infatti, per poter rifiorire, ha bisogno di temperature invernali di circa 4-6°C.
Il colore dei fiori è strettamente dipendente dalla reazione del terreno:
Potatura
Dato che si tratta di una pianta che fiorisce nei rami dell’anno precedente, occorre potarla con una certa oculatezza e non drasticamente.
È opportuno procedere alla potatura alla fine dell’inverno nel seguente modo:
- si accorciano i rami che hanno fiorito, fino alla prima o alla seconda coppia di gemme;
- si eliminano i rametti più deboli o danneggiati per sfoltire la pianta facendo attenzione a non eliminare i rami sani e vigorosi senza alcuna ramificazione perché sono rami fioriferi prodotti l’anno precedente;
- i rami senza ramificazioni ma che già hanno fiorito, andranno accorciati per circa un terzo della loro lunghezza, perché produrranno fiori sulle ramificazioni laterali;
- i rami più vecchi di 2-3 anni andranno tagliati alla base, per favorire l’emissione di nuovi germogli.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare
).
Propagazione
Dopo la fioritura, si possono prelevare delle talee apicali dai rami fioriferi lunghe circa 10-15 cm che andranno piantate in un vaso con terriccio fertile e sabbia in parti uguali, mantenendo il terreno sempre umido. Dopo circa 40 giorni la comparsa dei germogli indicherà l’avvenuta radicazione. A quel punto si collocheranno all'aperto e all'ombra, al riparo dal freddo e dalle correnti d'aria e si rinvaseranno la primavera successiva.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per talea
).
Parassiti e malattie
Se le foglie diventano marroni lungo i margini e tendono ad arricciarsi
, vuol dire che le annaffiature sono insufficienti.
Ingiallimenti più o meno diffusi tra le nervature delle foglie
sono dovuti a carenza di ferro e conseguente eccesso di calcare. È bene rinvasare con un terreno ricco di torba, usare acqua non calcarea e somministrare del solfato di ferro e manganese o anche dei composti tipo sequestrene.
Foglie deformate e appiccicose annunciano la presenza di afidi
o come comunemente sono chiamati, pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli Afidi”).
Gli acari
spesso possono disturbare la pianta. I danni si
manifestano
prevalentemente con decolorazioni nella pagina superiore delle foglie che alla fine cadono. Vivono per lo più nella pagina inferiore delle foglie dove
formano delle fitte ragnatele. Sono in genere
di colore bruno, rosa o rosso, secondo
lo stadio di sviluppo.
Per combatterli si può provare a contrastarli mantenendo intorno alla pianta un
ambiente molto umido. Se però in questo modo non si riesce a tenerli sotto controllo,
occorre intervenire con prodotti acaricidi facilmente acquistabili presso un buon
centro specializzato in giardinaggio.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli Acari”).
Raccomandazioni sulla coltivazione
Spesso accade che i fiori delle ortensie diventino di colore rosa o rosso perché l’acqua dei nostri acquedotti è troppo calcarea pertanto occorre valutare la qualità dell’acqua che si somministra ed eventualmente seguire le indicazioni riportate nel successivo paragrafo per correggerne il colore.
I fiori e le foglie dell'ortensia contengono glicosidi cianogenici, sostanze molto tossiche se ingerite.
Etimologia del nome
Il nome Hydrangea
deriva dal greco hydor
«acqua» e aggeion
«vaso, recipiente» questo perché i frutti maturi assumono una forma che ricorda un vaso. Il nome della specie, macrophylla
deriverebbe dalle parole greche
macro
e filla
«grandi foglie» per indicare appunto che la pianta ha delle foglie di grandi dimensioni.