Geranio
Nome comune
Geranio, geranio dei fioristi, pelargonio, geranio edera, geranio zonale.
Difficoltà della coltivazione
Semplice.
Classificazione botanica
Regno
: Plantae
Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
: Geraniales
Famiglia
: Geraniaceae
Genere
: Pelargonium
Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie"
Origine e diffusione
Il genere Pelargonium
comprende piante perenni sempreverdi originarie del Sud Africa.
Descrizione botanica e principali specie
Sono diversi i gerani coltivati a scopo ornamentale e precisamente:
Pelargonium zonale
(ibridi conosciuti con il nome di Pelargonium
X hortorum
),
noti come "gerani zonali" o "gerani comuni", con foglie rotondeggianti, corrugate, che presentano la parte centrale a forma di ferro di cavallo di colore contrastante con il verde delle foglie e fiori vivacemente colorati;
Pelargonium peltatum
specie nota come "geranio edera" perché ha un portamento strisciante simile all'edera così come le foglie;
Pelargonium macranthum
(Pelargonium X domesticum
)
ibridi conosciuti comunemente come gerani dei fioristi con foglie dai margini dentati e fiori di grandi dimensioni.
Luce
Richiedono un’eccellente illuminazione, anche la luce diretta del sole.
Tmperatura
La temperatura di coltivazione deve essere in inverno di circa 7-10 °C mentre durante la bella stagione non dovrebbe superare i 28 °C (ottimale 20-21°C).
Annaffiatura e umidità ambientale
In primavera e in estate bagnare in modo che il terriccio sia ben umido e lasciarlo asciugare in superficie prima di effettuare la successiva annaffiatura stando molto attenti a non lasciare ristagni idrici nel sottovaso. Durante l’autunno e l’inverso, bagnare con molta più parsimonia.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo
Come e perché annaffiare).
Rinvaso e tipo di terreno
Il geranio si rinvasa ogni anno in primavera usando una miscela formata da un buon terriccio fertile mescolato a della sabbia grossolana (rapporto 2:1) e con vasi di dimensioni sempre contenute.
In piena terra si piantano a partire dal mese di maggio in terreni fertili e ben drenanti.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo
Come e perché rinvasare).
Concimazioni
Usare un concime liquido diluito nell’acqua d’annaffiatura ogni due settimane dalla primavera e per tutta l’estate, preferibilmente con un alto contenuto in potassio e fosforo per stimolare la fioritura.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura
Se le condizioni climatiche sono ideali, sono piante che fioriscono praticamente tutto l’anno, eccetto che nei periodi più freddi.
I fiori man mano che appassiscono vanno subito recisi con tutto lo stelo per stimolare la rifioritura.
Potatura
Per rinnovare la pianta occorre potarla in primavera tagliando i rami per metà della loro lunghezza (per il geranio dei fioristi si effettua in autunno).
Cimare gli apici vegetativi, soprattutto nelle piante più giovani, se si vuole stimolare lo sviluppo dei rami laterali e avere una pianta più cespugliosa.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare).
Propagazione
In primavera si può realizzare la moltiplicazione per talea, prelevando delle porzioni di fusto dalla parte terminale dei rami, lunghe circa 10 cm. Si piantano in una miscela di torba e sabbia e si sistemano in una zona con una temperatura di circa 16-18 °C, non troppo luminosa e mantenendo il terreno sempre umido. Dopo circa un mese la formazione dei primi germogli segnalerà che le talee avranno radicato e potranno quindi essere trapiantate nel vaso definitivo.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per talea
).
Parassiti e malattie
Se i fusti imbruniscono e marciscono
vuol dire che le annaffiature sono state eccessive e sicuramente anche le radici saranno danneggiate. Svasare, controllare le radici, eliminare le parti danneggiate e trattare con fungicidi ad ampio spettro.
Foglie che diventano appiccicose e si deformano evidenziano la presenza di afidi
o come comunemente sono chiamati, pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti aficidi specifici.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
Gli Afidi”).
Sulla pianta si possono osservare piccoli insetti simili a farfalline che si annidano spesso sotto le foglie. Si tratta di
aleirodidi
comunemente chiamati moscerini bianchi
o
mosche bianche
.
S’identificano facilmente perché, scuotendo le foglie, spiccano il volo formando come
una nuvola bianca.
Si combattono con antiparassitari specifici per questi insetti.
Se le foglie presentano macchie scure
la pianta potrebbe essere stata attaccata dalla muffa grigia
, un fungo molto dannoso che insorge soprattutto in conseguenza di un’umidità eccessiva.
Occorre eliminare le foglie malate, rendere l’ambiente più asciutto, lasciare asciugare il terreno e trattare la pianta con anticrittogamici specifici.
Se le foglie si ricoprono di pustole rossastre
soprattutto nella pagina inferiore delle foglie, vuol dire che è in corso un’infestazione a opera di un fungo noto comunemente come ruggine del geranio.
È una malattia grave che si combatte eliminando le parti infette e trattando con fungicidi specifici.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “
La ruggine”).
Raccomandazioni sulla coltivazione
Mantenere l’ambiente ben arieggiato perché sono piante che amano avere l’aria che circola tra le foglie, soprattutto d’estate.
Nelle regioni a clima mite possono restare all’aperto tutto l’anno, mentre in quelle dove gli inverni sono più rigidi, occorre portarle al riparo durante la stagione fredda.
Controllare molto bene le piante al momento dell’acquisto per evitare di comprare gerani malati o poco vigorosi (come spesso accade).
Curiosità sulle piante
All’interno del genere si ritrovano i gerani odorosi che hanno la caratteristica di avere le foglie che emanano profumi particolari (di rosa, di mela, di limone) usati nell’industria cosmetica e farmaceutica.
Etimologia del nome
Il nome del genere Pelargonium
deriva dal greco pelargos
«cicogna» probabilmente perché il frutto rassomiglia al becco di una cicogna e la stessa origine ha il nome geranio che deriva dal greco geranos
che significa «gru».