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Gelsomino
Nome comune

Gelsomino.


Difficoltà della coltivazione

Semplice.


Classificazione botanica

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Ordine
:
Lamiales

Famiglia
:
Oleaceae

Genere
:
Jasminum

Specie
: vedere paragrafo "Descrizione botanica e principali specie"


Origine e diffusione

Il genere
Jasminum
comprende piante perenni a portamento arbustivo, originarie di diversi paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa.


Descrizione botanica e principali specie

Tra le specie più conosciute ricordiamo:

Jasminum officinale
conosciuto anche come "
gelsomino bianco
" (foto sotto) è una specie molto rustica, rampicante, con foglie decidue e fiori di colore bianco (o sfumati di rosa o giallo a seconda della varietà) molto profumati, che compaiono da giugno a ottobre.
Jasminum officinale
Jasminum nudiflorum
denominato anche "
gelsomino di san Giuseppe
" (foto sotto) pianta rustica rampicante a foglie decidue che fiorisce nel periodo invernale producendo fiori di colore giallo privi di profumo, che sbocciano prima della comparsa delle foglie.
Jasminum nudiflorum
Jasminum grandiflorum
chiamato "
gelsomino di Spagna
" (foto sotto) è un rampicante i cui fiori bianchi soffusi di rosa e profumatissimi (soprattutto la sera) sbocciano da giugno a novembre;
Jasminum polyanthum
chiamato anche "gelsomino della Cina" (foto sotto) è un rampicante sempreverde, semirustico, ad accrescimento rapido che produce fiori di colore bianco-rosa, molto profumati che sbocciano in inverno.

Jasminum polyanthum



Luce

Tutte le specie devono stare in pieno sole soprattutto durante il periodo estivo.


Tmperatura

La nota discriminante per la coltivazione dei gelsomini all’aperto è la temperatura minima che non dovrebbe assolutamente scendere sotto i 10 °C mentre non hanno grandi problemi con quella massima.
Annaffiatura e umidità ambientale

Il terreno deve restare costantemente umido (evitando i ristagni idrici) durante la crescita attiva mentre in inverno è sufficiente che non secchi. Usare acqua povera di calcare, meglio se piovana.
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo Come e perché annaffiare).


Rinvaso e tipo di terreno

Le specie a fioritura primaverile si rinvasano ogni anno a settembre, mentre le specie a fioritura invernale, in primavera.
Si usa un terriccio ricco di sostanza organica, torba e sabbia grossa (rapporto 2:1:1).
Al momento del rinvaso ricordarsi di sistemare nel terreno un tutore al quale la pianta possa ancorarsi per potersi sviluppare.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo Come e perché rinvasare).



Concimazioni

Se la pianta è stata rinvasata, aspettare sei settimane prima di concimare.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).
Fioritura

La fioritura è variabile a seconda della specie (vedi sopra).


Potatura

Sono piante che crescono in fretta e disordinatamente pertanto, occorre tenerle sotto controllo potandole subito dopo la fioritura, perché i fiori crescono solo sui rami di un anno.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Come potare).


Propagazione

Si consiglia di realizzare la moltiplicazione per talea. Nelle specie a fioritura primaverile le talee si prelevano in ottobre mentre nelle specie a fioritura invernale in primavera. Si piantano in vasi con torba e sabbia in parti uguali che si sistemano all’ombra, a una temperatura di circa 10 °C mantenendo il terreno sempre umido. Dopo che avranno radicato si pianteranno ciascuna in un vaso singolo, con lo stesso terreno delle piante adulte e si tratteranno come tali.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Moltiplicazione per talea
).


Parassiti e malattie

Se
i boccioli fiorali si seccano
vuol dire che l’ambiente o è troppo asciutto o è troppo caldo.

Se
le foglie raggrinziscono e appassiscono
vuol dire che le annaffiature sono state o eccessive o troppo scarse.

Foglie deformate e appiccicose denunciano la presenza di
afidi
o come più spesso sono chiamati,
pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
Afidi, pidocchi delle piante
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Gli Afidi”).
Raccomandazioni sulla coltivazione

Da maggio a settembre, se le piante sono coltivate in vaso, bisogna trasferirle all’aperto.
Dato che le specie ornamentali sono tutte rampicanti occorre fornirle dei supporti ai quali possano ancorarsi (graticci, fili metallici, pergolati, muri ecc.).


Curiosità sulle piante

Spesso la specie
Trachelospermum jasminoides
(sin.
Ryncospermum jasminoides
) è confusa con questa pianta.
Sono numerosissime le leggende, occidentali e orientali, che riguardano questa pianta e per tutte rappresenta un simbolo positivo, usato per esprimere buoni sentimenti e amore.
Si riporta da un’antica allegoria: «Il mio odore penetrante vince il profumo di tutti gli altri fiori; sicché gli amanti mi scelgono per offrirmi alle loro amanti. Nasco dai tesori invisibili della divinità e mi riposo nelle pieghe che forma la sua veste » (A. Cattabiani,
Florario Miti, leggende e simboli di fiori e piante
, Arnoldo Mondatori Editore, Milano 1996).
Il fiore della specie
Jasminum grandiflorum
è il più sfruttato dall'industria dei profumi per il suo soave e intenso profumo.


Etimologia del nome

Il nome gelsomino deriva dal persiano
ya-samïn
.