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Clerodendrum
Clerodendrum, coltivazione e cura
Nome comune

Clerodendro.


Difficoltà della coltivazione

Semplice.


Classificazione botanica

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Euasteride
Ordine
:
Lamiales

Famiglia
:
Lamiaceae

Genere
:
Clerodendrum

Specie
:
Clerodendrum thomsoniae



Origine e diffusione

Pianta sempreverde rampicante originaria dell'Africa occidentale.


Descrizione botanica e principali specie

Il
Clerodendrum
è una pianta caratterizzata da foglie lucide e fiori riuniti in infiorescenze pendule con calice bianco a forma di lanterna dal quale spunta la corolla di colore rosso vivo.
Luce

La pianta ha bisogno un’ottima illuminazione ma non della luce diretta del sole.


Tmperatura

Le temperature devono oscillare tra i 13 °C e i 27 °C (ottimale 20-21°C).


Annaffiatura e umidità ambientale

Durante le stagioni calde annaffiare abbondantemente mentre in autunno e in inverno occorre mantenere il terreno solo appena umido facendo sempre attenzione a non lasciare ristagni d’acqua nel sottovaso.
Nebulizzare regolarmente le foglie in estate per mantenere un ambiente umido intorno alla pianta.
Nebulizzare le piante per avere un ambiente umido
(Per maggiori chiarimenti sulle annaffiature consultare l'articolo Come e perché annaffiare).



Rinvaso e tipo di terreno

Si rinvasa ogni anno ad aprile usando una miscela formata da terriccio fertile, torba e sabbia grossolana.
(Per maggiori chiarimenti sulla tecnica consulta l'articolo Come e perché rinvasare).
Concimazioni

In primavera e in estate diluire nell'acqua d’annaffiatura un concime liquido ogni due-tre settimane a dosi dimezzate.
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo Cosa sono le concimazioni).


Fioritura

La fioritura è estiva e avviene sui rami dell’anno.
Clerodendrum thomsoniae



Potatura

Dopo la fioritura occorre fare una drastica potatura riducendo a un terzo i rami.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo
Come potare
).


Propagazione

Le piante si possono moltiplicare per talea ad agosto utilizzando porzioni di fusto lunghe circa 15 cm e piantate in torba e sabbia in parti uguali e tenute a circa 16-18 °C fino al momento della radicazione. In primavera potranno essere trapiantate nel vaso definitivo.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per talea).

Si può anche realizzare la moltiplicazione per semi in primavera seminando a 13-18 °C.
(Per i dettagli sulla tecnica, consulta l'articolo Moltiplicazione per semi).
Parassiti e malattie

Se
la pianta ha un aspetto stentato
e le foglie ingialliscono vuol dire che le annaffiature sono eccessive.

Se
i fiori si seccano e cadono
è probabile che le annaffiature siano troppo scarse.

Se
le foglie appaiono ustionate
, vuol dire che la pianta è stata esposta al sole diretto.

Foglie deformate e appiccicose annunciano la presenza di
afidi
o come comunemente sono chiamati,
pidocchi
.
Per combatterli occorre usare prodotti insetticidi specifici.
Afidi
(Per maggiori chiarimenti consulta l'articolo “Gli Afidi”).



Raccomandazioni sulla coltivazione

Assicurare una buona ventilazione nella stanza dove è collocata la pianta.
In estate è opportuno tenerla all’aperto, protetta dai raggi diretti del sole.
Non allarmarsi se d’inverno perde gran parte delle foglie: è normale.


Etimologia del nome

Il nome del genere Clerodendrum deriva dal greco kleros «fortuna, sorte, destino» e dendron «albero» forse per ricordare che mentre alcune specie sono medicinali, altre sono tossiche, pertanto il loro uso è un po’ come tirare a sorte.